Saluto Al Sole

Posts written by *RaggiodiLuna*

CAT_IMG Posted: 17/6/2014, 18:42     Arpa celtica: Marcia di Brian Boru - - Musica Etnica - Soul -

Marcia di Brian Boru, brano tradizionale irlandese





Marcia dedicata al supremo re d'Irlanda, Brian Boru, è uno dei più antichi componimenti irlandesi.
L'arpa di Brian Boru è un antichissimo strumento ed è l'emblema della Repubblica d'Irlanda.
CAT_IMG Posted: 15/6/2014, 16:48     Toccata per arpa di P.D.Paradisi - - Musica classica -

Toccata per arpa di Pietro Domenico Paradisi



Ho sempre avuto un debole per questo pezzo reso celebre dall'Intervallo RAI. Dolcezza per le orecchie, il cuore e lo spirito.

CAT_IMG Posted: 6/6/2014, 18:21     - EPICURO - Lettera sulla felicità - - - Storia - cultura - tradizioni -
Il testo più famoso di Epicuro, anche fra gli studenti di latino :lol:

Beh, dovremmo un po' tutti adottare il famoso "tetrafarmaco" epicureo:

1) Non bisogna temere gli dei

2) la morte non è nulla.

3) è facile procurarsi il bene

4) è facile sopportare il male


e poi la bellissima frase: "Non è mai troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità
CAT_IMG Posted: 6/6/2014, 18:10     I Governi hanno accesso diretto alle reti telefoniche, Italia prima in Europa - - Attualità, l'universo intorno a noi...

I Governi hanno accesso diretto alle reti telefoniche, l’Italia è prima in Europa

A un anno esatto dalle prime rivelazioni di Snowden, Vodafone UK esce allo scoperto e ammette l'esistenza di cavi collegati direttamente alle reti, per ascoltare le conversazioni degli utenti, senza mandato.

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Davvero incredibili le dichiarazioni di Vodafone UK, che fa luce su un tassello fondamentale relativo alle intercettazioni telefoniche. A un anno esatto dalle prime rivelazioni di Edward Snowden sui metodi di intercettazione utilizzati dall’Nsa, uno dei gestori telefonici più importanti al mondo ha rivelato l’esistenza di cavi segreti collegati direttamente alle infrastrutture di rete europee, con i quali le agenzie governative di alcuni dei ventinove Paesi in cui opera, riescono ad avere accesso alle telefonate degli utenti, liberamente, e quindi senza la necessità di un mandato.

L’azienda ha rotto il silenzio sulla sorveglianza dei governi al fine di frenare l’uso sempre più frequente delle reti di telefonia e banda larga per spiare i cittadini e ha precisato che i cavi erano collegati non solo alla sua rete, ma anche a quelle di altri gruppi di telecomunicazioni. Un vero e proprio “scenario da incubo”, commenta Gus Hosein, direttore esecutivo della Privacy International del Regno Unito, che l’azienda descriverà in ogni minimo dettaglio in un’informativa che verrà pubblicata entro la giornata di oggi nel rapporto Law Enforcement Disclosure.

Secondo quanto si legge sul Guardian, in sei paesi in cui opera Vodafone, la legge obbliga gli operatori di telefonia mobile, fissa e di servizi a banda larga, a installare i cavi governativi con i quali le agenzie avrebbero diretto accesso a tutte le telefonate e i dati trasmessi, anche senza mandato, e senza alcuna necessità di decriptare le comunicazioni.


“Esistono questi cavi. Il modello di accesso diretto esiste” – ha dichiarato Stephen Deadman, dell’ufficio privacy di Vodafone - ”Stiamo lavorando affinché venga fermato questo accesso diretto utilizzato dalle agenzie governative per ottenere i dati sulle comunicazioni delle persone”. Con questo outing, che mette in risalto quanto le aziende di telecomunicazioni siano state complici dei governi, Vodafone spera di ottenere l’eliminazione completa di questa enorme infrastruttura di intercettazione e invita i governi “a scoraggiare le proprie agenzie e le autorità a insinuarsi nelle infrastrutture di comunicazione di un operatore senza alcun mandato”: tutti gli Stati dovrebbero pubblicare ogni anno i dati relativi a queste tipologie di richieste fatte ai gestori, indifferentemente che si tratti di telefonate e messaggi o dei relativi metadati, dai quali si può risalire all’effettiva posizione di un determinato dispositivo, aggiornata in tempo reale.

L’Italia è il primo paese per numero di richieste di metadati
Nell’elenco pubblicato da Vodafone, nel quale viene elencato il numero preciso di richieste dei Governi, non figurano Malta, Romania, Albania, Ungheria, India, Sud Africa, Turchia, India ed Egitto, Nazioni in cui è illegale utilizzare e divulgare qualsiasi informazione relativa alle intercettazioni.

Record negativo per l’Italia, che a quanto pare è il Paese ad aver inoltrato a Vodafone il maggior numero di richieste di informazioni su telefonate, indirizzi, luoghi, orari e numeri di telefono nel 2013: con le 605.601 intercettazioni il Bel Paese si pone al primo posto assoluto, superando più di dodici volte le 48.679 richieste della Spagna e le 28.145 del Portogallo.


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FONTE
CAT_IMG Posted: 4/6/2014, 17:01     Occhiali da sole - - NATURALE...BENESSERE -

Occhiali da sole


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Perchè portare gli occhiali da sole?

L’uso degli occhiali da sole è importante non tanto perché essi vanno di moda, ma soprattutto perché costituiscono una protezione indispensabile per i nostri occhi! L’esposizione dei nostri occhi ad una luce troppo forte, soprattutto ai raggi ultravioletti, può portare all’infiammazione della cornea (e quindi perfino all’oftalmia da neve) oppure alla cateratta.

Soprattutto in luoghi con intensi riflessi di luce come ad es. in acqua, su una spiaggia bianca oppure sulla neve, l’uso di occhiali è indispensabile per proteggere i nostri occhi dagli effetti dei raggi ultravioletti.

I raggi ultravioletti

Lo spettro luminoso della luce visibile si estende dal blu al rosso, tra 400 e 800 nanometri. Al di là del rosso, i raggi infrarossi ci riscaldano, mentre oltre il blu, gli ultravioletti mettono a rischio i nostri occhi. Gli ultravioletti, detti anche UV, sono raggi luminosi con una lunghezza d’onda corta, emessa dal sole e in parte assorbita dall’atmosfera prima di giungere sulla Terra.

Gli UVB sono compresi tra 280 e 315 nm, mentre gli UVA tra 315 e 380 nm. Si tratta, in entrambi i casi, di raggi invisibili ma non meno pericolosi per gli occhi. Anche i raggi violetti e blu sono dannosi, motivo per cui sono sconsigliate lenti da sole blu.

Protezione UV del 100%

Un buon paio di occhiali deve proteggere dai raggi UVA e UVB. Non bastano soltanto delle lenti scure, anzi, occhiali scuri senza protezione UV sono dannosi, in quanto comportano una dilatazione della pupilla e possono così facilmente portare ad una congiuntivite. Un filtro protettivo del 100%, oggigiorno, non è più un lusso: anche occhiali a buon prezzo di regola hanno un filtro UV del 100%. Solitamente l’ottico può misurare facilmente il filtro protettivo dei Vostri occhiali.

Esistono anche delle lenti a contatto con un filtro UV del 100%.

Protezione dalla luce visibile

Oltre ai raggi UV è necessario proteggere i nostri occhi anche dalla luce visibile. In condizioni di luce normali sono sufficienti lenti con un grado di assorbimento di luce dal 60 al 80%. Quando i nostri occhi sono esposti a condizioni di luce intensa, svolgendo ad esempio attività sportive sulla neve oppure sull’acqua, è assolutamente necessario portare delle lenti con un assorbimento di luce dal 90 al 95%. Attenzione però, evitate gli occhiali con un alto grado di assorbimento di luce quando siete alla guida della macchina oppure in bicicletta !!

Sarebbe opportuno utilizzare occhiali da sole diversi, adatti per le diverse condizioni di luce.

Il potere filtrante

Dal 1° luglio 1995 tutte le lenti da sole devono riportare in etichetta l’indicazione del potere filtrante, da zero a 4, e il marchio CE. Evitare in maniera assoluta l’acquisto di occhiali privi del marchio di sicurezza, in quanto possono montare lenti del tutto nocive. Ecco la leggenda:

0 potere filtrante quasi nullo, la lente attenua un poco la luminosità
1 protezione dall’abbagliamento
2 - 3 lenti consigliate per media e forte luminosità
4 riservate alle condizioni estreme a luminosità solare eccezionale (ghiacciai).
Attenzione: l'indicazione del potere filtrante di una lente non dice nulla sulla protezione dai raggi UVA e UVB. Il marchio CE si riferisce allo standard minimo di protezione fissato dall'UE e perciò non è una garanzia di qualità.

Il piccolo adesivo con la scritta "anti-UV 100%" può essere falsificato.

Gli occhiali da sole dovrebbero assorbire i raggi UVA fino a una lunghezza d'onda di 400 nanometri (adesivo "UVA 400").

Che tipo di occhiali da sole?

Solitamente le lenti sono di plastica oppure di vetro temperato. Per svolgere attività sportiva è consigliabile l’utilizzo di lenti di plastica, perché quelle di vetro si rompono più facilmente.

Cercate inoltre di non graffiare le lenti, in quanto ogni graffio richiede un adattamento (con conseguente affaticamento) dell’occhio.

Sono sconsigliate invece lenti con una cromatura graduale (più scuri nella parte superiore, più chiari nella parte inferiore), in quanto la luce non penetra soltanto dall’alto, anzi, in determinate situazioni, quali sull’acqua o sulla neve, la luce riflessa dal basso è particolarmente intensa.

La protezione dell’occhio dipende comunque anche dal tipo e dalla grandezza degli occhiali.

Occhiali da sole di piccole dimensioni vanno di moda, ma non sono necessariamente quelli che offrono la protezione migliore, anzi, più sono grandi, meglio è! In acqua o sulla neve dovrebbero essere possibilmente utilizzati occhiali da sole con alette.

Qualità delle lenti

Le migliori sono le lenti di vetro molato. Le lenti di vetro fuso possono causare deformazioni dell'immagine (puntare la lente su un oggetto distante e ruotare l'occhiale: in caso di deformazioni la lente è di qualità scadente).

Occhiali da sole per bambini

La protezione degli occhi dei bambini è particolarmente importante! Il loro tessuto oculare è strutturato in modo tale da permettere una maggiore penetrazione della luce ed il potere filtrante è molto inferiore di quello degli adulti. Spesso i danni provocati negli occhi dei bambini si rivelano soltanto in età di adulti. La pelle non perdona e neanche gli occhi!


FONTE
CAT_IMG Posted: 2/6/2014, 16:37     La politica - Trilussa - Raccolta di poesie dei nostri utenti

La politica - Trilussa



Ner modo de pensà c'è un gran divario:
mi' padre è democratico cristiano,
e, siccome è impiegato ar Vaticano,
tutte le sere recita er rosario;

de tre fratelli, Giggi ch'er più anziano
è socialista rivoluzzionario;
io invece so' monarchico, ar contrario
de Ludovico ch'è repubbricano.

Prima de cena liticamo spesso
pe' via de 'sti principî benedetti:
chi vò qua, chi vò là... Pare un congresso !

Famo l'ira de Dio ! Ma appena mamma
ce dice che so' cotti li spaghetti
semo tutti d'accordo ner programma.




Quando si tratta di "magiare gli spaghetti" vanno tutti d'accordo!
CAT_IMG Posted: 1/6/2014, 10:29     I benefici dell'olio di cocco - - NATURALE...BENESSERE -
Mi piace tantissimo il profumo dell'olio di cocco!
CAT_IMG Posted: 31/5/2014, 15:13     I benefici dell'olio di cocco - - NATURALE...BENESSERE -

Elimina la forfora e sbianca i denti, ecco 15 benefici dell’olio di cocco


Lo sapevi che l'olio di cocco può essere un valido alleato nei tuoi trattamenti beauty? Puoi usarlo puro oppure abbinarlo ad altri ingredienti per ottenere dei prodotti naturali e fai da te. Ecco cosa puoi fare con l'olio di cocco!

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Spesso gli ingredienti naturali possono essere dei veri e propri alleati di bellezza. L’olio di cocco per esempio, è utilissimo per curare la pelle e i capelli in modo del tutto naturale. Scopri quali prodotti puoi creare comodamente a casa tua e quali sono i benefici che puoi trarre da questo olio!

1.Struccante: l’olio di cocco è perfetto per rimuovere anche il make up più strong. Ti basterà applicare qualche goccia di olio su un batuffolo di cotone e passarlo sul viso per eliminare anche i residui waterproof.

2.Brush Cleanser: oltre a rimuovere il make up dal viso l’olio di cocco è ideale per eliminare i residui di trucco dai pennelli. Per avere avere i tuoi strumenti sempre perfetti puoi creare a casa tua un detergente naturale composto da due parti di sapone antibatterico e una di olio di cocco: i pennelli saranno puliti, disinfettati e profumati.

3. Balsamo labbra: l’olio di cocco a temperatura ambiente è semisolido, quindi perfetto da riporre in un barattolo rotondo. Questo balsamo è estremamente idratante ed elimina anche le screpolature più ostinate.

4.Olio per cuticole: basterà una goccia di olio di cocco alla base dell’unghia per nutrirla ed evitare che la pelle attorno all’unghia diventa secca. Puoi utilizzarlo anche per fare durare più a lungo la tua manicure e a rendere lo smalto lucido.

5.Crema contorno occhi: per eliminare occhiaie e segni di stanchezza non è il caso di spendere una follia in prodotti beauty. Basterà qualche goccia di olio per illuminare la zona e idratarla, in modo che il make up abbia la resa migliore.

6.Lozione per il corpo: le amanti del fai da te non potranno più fare a meno di questa lozione estremamente idratante. Applica l’olio direttamente sulla bagnata appena uscita dalla doccia: l’epidermide rimarrà giovane ed elastica e a non diventerà squamata.

7. Crema notte: gli antiossidanti presenti nell’olio di cocco sono utilissimi sia per idratare la pelle durante la notte che per attenuare rughe e segni di espressione. Applicalo la sera prima di andare a dormire per svegliarti al mattino con una pelle splendida.

8.Combatte le macchie: l’olio di cocco è anche utilissimo per evitare la compara di macchie cutanee causate dal sole. Applicalo sulla pelle anche per attenuare le cicatrici e le smagliature.

9.Scrub corpo: per eliminare le cellule morte e idratare la pelle del corpo in un solo gesto puoi creare a casa tua uno scrub a base di olio di cocco e sale grosso. I granuli di sale serviranno da esfoliante, mentre l’olio di cocco renderà la pelle luminosa e morbida.

10.Dentifricio sbiancante: non è il caso di ricorrere a sbiancamenti chimici per avere un sorriso smagliante. L’alimentazione è fondamentale per avere denti più bianchi, ma per avere un effetto ancora più luminoso ti basterà utilizzare dell’olio di cocco con del bicarbonato e strofinarli sui denti con uno spazzolino.

11.Rinfresca l’alito: grazie alle proprietà antibatteriche ti basterà fare dei gargarismi per 20 minuti con un cucchiaio di olio di cocco per eliminare i germi e i batteri dalla bocca. In questo modo il tuo alito sarà più fresco e le tue gengive più sane.

12.Balsamo idratante: l’olio di cocco è ideale per idratare a fondo i capelli. Invece di utilizzarlo come un normale balsamo, applicalo tiepido sui capelli asciutti prima di lavarti i capelli. Lascia in posa per un’ora, dopodiché procedi con lo shampoo e il balsamo. I tuoi capelli saranno morbidissimi.

13.Elimina la forfora: per eliminare la secchezza dal cuoi capelluto ti basterà applicare ogni sera prima di andare a dormire qualche goccia di olio di cocco alla radice per idratare a fondo il capello. L’olio di cocco inoltre stimola la crescita del capello: ideale quindi per avere capelli forti e lucenti.

14.Deodorante: con l’olio di cocco si può anche creare un ottimo deodorante naturale. Mescola l’olio di cocco con dell’amido di mais, bicarbonato di sodio e un olio profumato a tuo piacimento per avere un deodorante personalizzato.

15.Massaggio: l’olio di cocco è ideale anche per i massaggi. Per ottenere un effetto rilassante ti basterà unire all’olio di cocco alcune gocce di olio essenziale alla lavanda: perfetto per farti coccolare, scaricare la tensione e avere una pelle morbidissima.


FONTE
CAT_IMG Posted: 29/5/2014, 17:37     Frida Kahlo, mostre a Roma, Genova e Milano - "Mostre" d'arte varia

Frida Kahlo, mostre a Roma, Genova e Milano dedicate all’artista messicana


Tre punti di vista diversi per ripercorrere la vita e l'arte della pittrice: alle esposizioni già in corso alle Scuderie del Quirinale e a Palazzo Ducale si aggiunge la fotografica "Frida y Diego", dal 6 giugno allo spazio Photology
di Claudia Rossi

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Tre città per tre mostre dedicate a una delle icone più rappresentative del Novecento, Frida Kahlo: Roma, Genova e Milano ospitano tre rassegne sulla pittrice messicana con l’obiettivo di creare un percorso che offra un quadro completo sulla sua arte e sulla sua vita.

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Alle Scuderie del Quirinale, a Roma, fino al 31 agosto 2014, c’è “Frida Kahlo”, mostra omonima che indaga il rapporto tra l’opera dell’artista e i movimenti dell’epoca, dal Modernismo messicano al Surrealismo internazionale: “Frida – dice Helga Prignitz Poda, curatrice dell’esposizione – è nota soprattutto per la sua vita, per i suoi amori, per la sua sofferenza, ma poche persone conoscono davvero la sua opera d’arte ed è ciò che vogliamo far vedere”. Il tema principale è quello dell’autorappresentazione: il genere “autoritratto” è, infatti, uno dei più presenti nell’opera dell’artista ed è anche quello che più ha contribuito alla creazione di un immaginario legato al mito della pittrice.

Nel 1953, quando Frida fece la sua prima (e unica finché in vita) personale in Messico, un critico d’arte scrisse: “E’ impossibile separare la vita e il lavoro di questa straordinaria artista. I suoi dipinti sono la sua biografia”. Le opere della Kahlo sembrano infatti non poter prescindere dalle sue esperienze personali e da quel legame così passionale e controverso che la unì a Diego Rivera: proprio la reciproca influenza artistica tra Kahlo e Rivera è al centro della mostra genovese, a Palazzo Ducale fino all’8 febbraio 2015, perché “l’opera di Frida Kahlo, da sola, sembra essere incompleta, senza la spalla che Diego Rivera offre alla sua fragilità”. Centoventi le opere esposte: dipinti su olio, su masonite e su alluminio per Frida; il taccuino del suo viaggio in Italia, un ritratto nudo della Kahlo e dipinti su olio per Rivera.

Anello di congiunzione ideale tra le mostre di Roma e Genova è la fotografica “Frida y Diego” dal 6 giugno al 19 Settembre presso lo spazio Photology, a Milano: 30 scatti della coppia realizzati da Leo Matiz. Colombiano, considerato tra i fotoreporter più innovativi della prima metà del XX secolo, Matiz ha immortalato con la sua Rolleiflex alcuni tra i personaggi più rappresentativi dell’arte e del cinema del tempo, come Ester Williams, Gabriel Figueroa, José Clemente Orozco, Mario Moreno, Marc Chagall, Dolores del Rio e Pablo Neruda.

Leo conobbe Frida e Diego durante il suo soggiorno in Messico, dal ’40 al ’48, e divenne grande amico della coppia: le foto esposte a Milano, scattate tra il ’40 e il ’43, immortalano semplici scene quotidiane vissute nella “casa blu”, a Cayoacan, nido d’amore della coppia e oggi museo dedicato a Frida. Le trenta fotografie comunicano con naturalezza l’idillio e la sofferenza che hanno caratterizzato una delle storie d’amore più controverse e passionali del Novecento. E a proposito della Casa Azul andrà in onda l’1 giugno su Rai5 un documentario dedicato alla pittrice messicana.

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Frida Kahlo e Diego Rivera si vedono per la prima volta nel 1922: lui è, in quel momento, il pittore più noto del Messico rivoluzionario, chiamato a dipingere un murales nell’anfiteatro della Scuola nazionale preparatoria. Si incontrano nuovamente nel 1928, grazie all’amica Tina Modotti e si sposano nel 1929. La madre di lei paragona l’unione a quella tra un elefante e una farfalla: lui, che “ha il doppio dei suoi anni, del suo peso e della sua esperienza” e che è già al terzo matrimonio, la sottopone quasi da subito alle pene della gelosia. “Ho avuto due gravi incidenti in vita mia: il primo quando un tram mi mise a tappeto, l’altro fu Diego”, scrive Frida riferendosi alla tormentata relazione col marito e a un incidente stradale avuto a 17 anni, che le lascia segni incancellabili nel corpo e le toglie la possibilità di avere figli. “Amami un poco Diego, io mi accontenterò”, scrive la Kahlo al marito. I due divorziano nel 1939 e l’anno dopo Diego, che pure continua a tradirla, torna da lei per chiederla di nuovo in moglie: si risposano nel 1940 e rimangono insieme fino alla morte per polmonite di Frida nel 1954.

FONTE
CAT_IMG Posted: 28/5/2014, 17:13     L'Iris: significato e mitologia - - Animali e natura -

L'Iris: significato e mitologia.


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L’Iris è un fiore meraviglioso che appartiene alla famiglia delle Iridacee.
In greco Iris significa arcobaleno.
Secondo la mitologia greca, Iride era una divinità che si serviva dell’arcobaleno per fare da messaggera tra l’Olimpo e la terra. Quando in cielo appariva l’arcobaleno, infatti, si pensava che Iride fosse scesa sulla terra per recare un messaggio da parte degli Dei che stavano sull’Olimpo.
Il fiore che per la varietà dei suoi colori ricordava l’arcobaleno fu appunto chiamato Iris.
Questo fiore ha anche un altro nome, giaggiolo.

Si racconta che l’Iris sia originario della Siria e che fu il faraone Thutmosis che ne portò molte specie in Egitto perchè rimase particolarmente colpito dalla bellezza di questo fiore.

Sullo stemma della città di Firenze c’è il Giglio Fiorentino che è una varietà di Iris.
Per i giapponesi l’Iris, insieme alla Peonia e al Crisantemo è un fiore che rappresenta la nazione.
Una leggenda narra che Luigi VII di Francia (1120-1180), mentre tornava vittorioso da una battaglia, passò accanto ad un campo di Iris e scelse questi fiori come emblema della Francia.

L’Iris ha diversi significati, a seconda del suo colore. In generale è simbolo di buon augurio.
L’iris giallo rappresenta l‘amore appassionato.

Una leggenda toscana narra che Iride era una bellissima donna fiorentina di cui si era perdutamente innamorato un pittore. Lei gli promise che lo avrebbe sposato se lui fosse riuscito a dipingere un fiore così reale da far posare una farfalla sopra il dipinto.
Il pittore dipinse un fiore così bello che, non solo la farfalla ci si posò sopra, ma il dipinto divenne reale e il fiore fu chiamato Iris.

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CAT_IMG Posted: 27/5/2014, 16:57     Il gigante di Cerne Abbas - - Storia - cultura - tradizioni -
Ma guarda, ha incuriosito pure me. Non ero a conoscenza di questa "opera", ero stata attratta dal nome "gigante di Cern Abbas" e poi mi sono ritrovata cotanta roba :lol:
CAT_IMG Posted: 27/5/2014, 13:59     Il gigante di Cerne Abbas - - Storia - cultura - tradizioni -

Il gigante di Cerne Abbas



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Tante storie e leggende circondano questa imponente figura scavata sul fianco di una collina nel Dorset, in Inghilterra, che ancora oggi rimane avvolta nel mistero. È il Gigante di Cerne Abbas, dalle ragguardevoli dimensioni di 55 metri in altezza e 51 in larghezza.

L'enorme disegno è in realtà un'incisione formata da un tracciato di 30 cm di larghezza e altrettanti di profondità nello strato di gesso nascosto sotto all'erba della collina. Tutto è molto grande, dalla clava sollevata minacciosamente sopra alla testa al fallo eretto. Quest'ultimo è da sempre considerato un simbolo di fertilità e fino a pochi anni fa veniva celebrato con riti propiziatori che si svolgevano nella zona sopra il braccio sinistro del gigante, conosciuta come "the Frying Pan" (la padella), dove si intravedono tracce in rilievo sul terreno dovute alla presenza di resti archeologici nel sottosuolo.

Il gigante di Cerne Abbas viene spesso considerato una creazione antica, anche se in realtà in questo caso non si hanno sue notizie antecedenti la fine del XVII secolo. Sicuramente non poteva passare inosservato e il fatto che non sia citato in alcuno scritto medievale lascia supporre che la sua realizzazione sia di epoca successiva.

Non si sa chi l'ha realizzato e nemmeno quanto, ma anche il suo significato resta ignoto. Dio pagano della fecondità, raffigurazione di Ercole, una burla dei servi del signore dell'epoca, la tomba di un gigante danese ucciso dalla popolazione locale: le interpretazioni sono davvero le più disparate, ma nessuna convince fino in fondo.

Nel 2008 alcuni archeologi scoprirono una parte dell'incisione volutamente cancellata, raffigurante una pelle di animale che pendeva dal braccio libero. Questa scoperta potrebbe avallare la teoria che il gigante rappresenti un cacciatore prestorico oppure Ercole con la pelle del Leone di Nemea.
Per la sua manutenzione, il National Trust for Places of Historic Interest or Natural Beauty di Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, proprietario dal 1920 dell'area su cui sorge il gigante, provvede a far ricostruire la trincea di gesso ogni 25 anni, mentre a mantenere corta l'erba del sito ci pensano le pecore delle fattorie circostanti.

FONTE

DA wikimedia
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CAT_IMG Posted: 26/5/2014, 16:39     Dimmi come dormi e ti dirò chi sei - SPAZIO: idee, discussioni, confronti - POETI / ESSE

Dimmi come dormi e ti dirò chi sei, le posizioni la dicono lunga sul carattere


La posizione in cui si dorme può raccontare il carattere di una persona: quando ci si addormenta ogni barriera razionale e fisica viene meno e la nostra essenza spunta fuori.

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La posizione in cui si dorme può dirla molto lunga sul carattere di una persona: quando ci si addormenta pare che ogni barriera fisica e psicologica venga meno e la propria essenza spunti fuori, senza neanche far troppa fatica. Se le posizioni in cui ci si addormenta accanto al proprio partner possono raccontare il tipo di storia d’amore, le modalità in cui riusciamo ad addormentarci più facilmente rivelano dettagli, forse non ancora noti, della nostra personalità. Lungi dall’essere una scienza esatta, alcune ricerche inglesi condotte dal prof. Chris Idzikowski, direttore del Centro Studi per il Sonno nel Regno Unito hanno messo in luce che le tipiche posizioni assunte durante il sonno sono correlate ad alcuni specifici tratti caratteriali. Nei suoi studi il professore sottolinea come ci sia una buona percentuale di soggetti che non ama, o che non riesce, ad assumere diverse posture durante il sonno: solo il 5% varia il modo in cui si infila sotto le lenzuola ogni sera.

Le teorie del professore Idzikowski sono certamente intriganti: trovare una specifica correlazione tra la personalità e il modo in cui ci si addormenta ogni notte sembra una sceneggiatura di fantascienza. E invece il nostro linguaggio corporeo, che ci accompagna durante il giorno, sembra non ci abbandoni neanche di notte. Le posizioni che oggi sono notoriamente conosciute in tutto il mondo prendono spunto proprio dagli studi condotti dal professore Idzikowski.

La posizione “fetale” (o del pensatore): 41%


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Il 41 % della popolazione adulta non riesce a dormire se non in posizione fetale. Stesi sul fianco, ginocchia portate al petto e braccia raccolte: è forse la posizione più conosciuta nel mondo e quella che ci riporta inconsciamente nei nove mesi trascorsi all’interno del grembo materno. Chi dorme in questo modo rivela un bisogno estremo di protezione, rassicurazione. Tale posizione interessa anche soggetti “impensabili”, coloro che durante la giornata appaiono freddi e cinici agli occhi esterni: in realtà nascondono una grande sensibilità e timidezza. Del 41% degli interessati, il doppio dei soggetti che dorme in questa posizione è rappresentato da donne.

La posizione “a tronco”: 15%

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Il 15% dei soggetti che hanno fatto parte degli studi del Dr. Idzikowski hanno dormito così, con una posizione che ricorda il tronco di un albero. Braccia ben distese lungo il corpo e testa sul cuscino: la posizione indica una personalità molto estroversa e socievole, forse troppo. I soggetti che dormono a “tronco” tendono a riporre troppa fiducia nel prossimo, al punto da sembrare ingenui. Inoltre chi tende a dormire così riporta problemi di postura, dovuti alla posizione del collo assunta durante le ore di sonno.


La posizione del “cercatore”: 13%

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E’ la tipica posizione delle persone che hanno una personalità non facilmente decifrabile: il 13% dei soggetti che hanno preso parte allo studio in questione, e che statisticamente rispecchiano la popolazione mondiale, dorme nella posizione del “cercatore”. Stesi sul fianco, braccia piegate e in avanti quasi come se si stesse pregando e gambe distese, le persone che dormono così hanno un carattere aperto e sincero ma, in alcune occasioni, possono diventare freddi, cinici e diffidenti. Spesso si tratta di individui che cambiano idea molto difficilmente e lentamente: una volta individuata la strada, è raro che qualcuno possa convincerli a modificare il proprio percorso.


La posizione del “soldato”: 8%

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Rigorosi, leali, esigenti verso se stessi e verso il prossimo: l’8% della popolazione dorme nella posizione del “soldato”. Braccia lungo i fianchi, gambe dritte e supini, chi dorme così è generalmente una persona riservata e tranquilla. Non amano agitarsi ma pretendono molto dagli altri. I “soldati” sono coloro che russano di più e fanno un numero maggiore di incubi.

La posiziona “a caduta libera”: 7%

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Solo il 7% della popolazione mondiale dorme nella posizione “a caduta libera”: coloro che si addormentano con la testa verso il basso e abbracciando il proprio cuscino sono persone determinate, molto passionali ma che non riescono sempre a gestire situazioni critiche e cariche di stress. Notoriamente si tratta di individui molto socievoli, qualche volta impertinenti e dai nervi non proprio saldi. Non adorano essere criticati, né di ritrovarsi invischiati in situazioni “estreme”.

La posizione “a stella marina”: 5%

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Il 5% della popolazione dorme come “una stella marina”: come una stella a cinque punte, supini con testa, braccia e gambe aperte lontane tra di loro, il soggetto sembra formare una stella. Chi si addormenta in questa posizione è una persona che ha tanti amici: generoso, molto disponibile, pronto ad aiutare il prossimo e ad ascoltare chi gli sta intorno, il soggetto “a stella marina” non ama essere al centro dell’attenzione.

FONTE

La mia posizione è quella del "cercatore". Direi che ci hanno azzeccato.

La posizione di mio figlio è "a stella marina" , almeno ho capito come si chiama questa strana posizone :D
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