Saluto Al Sole

LA PERGAMENA DELLA SEDUZIONE -, DI : GIOCONDA BELLI -

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CAT_IMG Posted on 22/11/2009, 16:35     +1   -1

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LA PERGAMENA DELLA SEDUZIONE, GIOCONDA BELLI
Era folle Giovanna la Pazza?

LA PAZZA, LA SANGUINARIA, IL CONFESSORE, IL BELLO: QUANTI SOPRANNOMI sono stati aggiunti ai nomi di re e regine del passato. Forse per distinguerli da altri con lo stesso nome, forse perché diventavano più facilmente memorabili con un aggettivo che ne qualificasse il comportamento o l’aspetto o l’operato, selezionando una sola caratteristica per cui sarebbero stati ricordati per sempre nella Storia.
Giovanna di Aragona e Castiglia, conosciuta come Giovanna la Pazza, è il personaggio principale del romanzo della scrittrice nicaraguense Gioconda Belli, “La pergamena della seduzione”, affiancato da quella che potrebbe essere una sua reincarnazione nei nostri tempi, la giovane Lucia, spirito indipendente e ribelle come lei, che si innamora dell’affascinante Manuel come Giovanna si era perdutamente innamorata di Filippo d’Austria.
C’è un voluto parallelismo tra le due storie: Giovanna aveva sedici anni quando era partita dalla Spagna scortata da una flotta che sembrava la coda di una cometa sul mare, andava sola ad incontrare il promesso sposo; Lucia ha diciassette anni e si trova da sola a Madrid, dopo la morte dei genitori; eccezionalmente colta Giovanna che parla anche il latino oltre all’inglese, l’italiano e il francese, studentessa modello Lucia; Giovanna gelosa del marito, Lucia che immagina la gelosia della madre, a conoscenza dei tradimenti del marito; Giovanna che è apertamente critica nei confronti della rigida religione dei genitori, i Re cattolici Ferdinando e Isabella, e Lucia che cerca di sottrarsi alla confessione; la reclusione forzata di Giovanna, per ben quarantasei anni nel castello di Tordesillas, e la prigionia di Lucia, camuffata come nascondiglio per una gravidanza, nella casa di Manuel, discendente di quei marchesi Denia che avevano avuto il ruolo di spietati carcerieri di Giovanna.
L’intento della storia che si svolge nei tempi moderni, in un 1967 che è alla vigilia della rivoluzione femminista, è quello di simulare una situazione che possa servire a confutare la diceria che Giovanna fosse pazza: si può amare fino alla follia? Il comportamento di Giovanna, tenuta lontana dai figli e dal marito, non era forse più che giustificato?
La sua disperazione, quando Filippo era morto trentenne lasciandola incinta del sesto figlio, la sua riluttanza a staccarsi dalla bara del marito, il volersi accertare che il corpo di Filippo fosse ancora lì dentro e non fosse stato trafugato nelle Fiandre- c’era qualcosa di così strano in tutto questo, addirittura da farla rinchiudere? Ma Giovanna era una donna, sua madre Isabella l’aveva nominata sua erede e lei era un intralcio sulla via del Potere di suo padre Ferdinando e del marito Filippo. E’ sempre stato facile, nei secoli, far passare una donna per pazza e farla rinchiudere, togliendola di mezzo senza versare sangue. Uomini più fuori di senno di Giovanna avevano già regnato, tre secoli più tardi nessuno tolse il trono a Giorgio III, il re folle d’Inghilterra.
Suscita pena ed ammirazione la figura di Giovanna, dipinta dal Tiziano con un viso ovale e dolci occhi scuri leggermente allungati. La compatiamo perché vittima di forze capaci di stritolarla, della Ragione di Stato che credeva di avere sconfitto quando, per sua fortuna, lo sposo che le era stato destinato era anche l’uomo che lei avrebbe scelto, del tradimento di chi non avrebbe mai dovuto tradirla- il marito, il padre, il figlio, il futuro Carlo V sul cui regno non tramontava mai il sole. E la ammiriamo per il coraggio con cui accettò di continuare a vivere e poi di separarsi dall’ultima figlia, da sempre reclusa con lei, per come fu capace di far volare la sua mente al di là delle mura di Tordesillas. Perché la libertà è nello spirito, prima di tutto.
Nessuno meglio di Gioconda Belli, scrittrice che ha un passato di guerrigliera nella lotta contro la dittatura nel suo paese, poteva riportare in vita questo personaggio, forzandoci a riguardare la Storia da una prospettiva diversa. Anche se il pretesto della vicenda attuale della giovane Lucia ci pare un poco banale e forzato, così come ci sembra esile la storia della seduzione da parte dell’erede dei Denia, il confronto serve a far balzare dalle pagine la figura Giovanna, palpitante di vita, irriducibile, più moderna dell’eroina del nostro tempo.

Gioconda Belli, La pergamena della seduzione, Ed. Rizzoli, trad. Margherita D’Amico, pagg. 383, Euro 18,50




Edited by LiCla - 26/2/2010, 18:46
 
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