Saluto Al Sole

Posts written by LiCla

CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 18:23     SALUTI DI APRILE - Introduzione e saluti giornalieri






- Dolcissime Amiche -

graziella54 - marisa56 - Lory-19 - maxrosso - ***Fiore -

enricorns2 - mirta234 - francesina63 - @Angela - dani@la -

*Hecate* - fatajasmine - dani@la -

Spiacente dovervi comunicare che nel week end avremo tempo pessimo...pioggia,

neve e in certe zone, prevista grandine...

Non ci resta che andare serenamente verso la dolce notte, con i sogni del cuore,

ciao grazie a domani kissssss!!


:nanna: :nanna:


:amici forum: :stelle: :stelle:


:goodnight.:


:b.f.s.o.: :abb.: :abb.: :ciao licla:

CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 17:18     - Infinito universo et uno Giuliana Conforto - - - Attualità, l'universo intorno a noi...








- Infinito universo et uno Giuliana Conforto -


C'è una terra parallela, "udita" come un sibilo da chi è sulla superficie terrestre e osservata in estremo ultravioletto dalle sonde spaziali. C'è un universo parallelo, composto di raggi cosmici ed entrambi, terra e universo paralleli sono legati alla Vita e agli organismi presenti nella biosfera. C'è un'unità cosmica che svela lla nostra partecipazione all'infinito universo et uno, come diceva Giordano Bruno. C'è la Mente Superiore umana capace di compiere l'OPERA grandiosa, la strabiliante composizione di materie, antimaterie e tempi diversi, riscoprire infine la nostra immortalità e la possibilità di trasformare il mondo.

CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 15:32     - Chopin "Heroic" Polonaise op 53 A flat major Valentina Lisitsa - - - Musica classica -









- Chopin "Heroic" Polonaise op 53 A flat major Valentina Lisitsa -


Polacca in la bemolle maggiore 'Heroique', op. 53

Frédéric Chopin scrisse il suo Polonaise in la bemolle maggiore, op. 53, nel 1842, e dedicato a Auguste Leo. Da allora è diventata una delle sue opere più ammirate, e un fiocco del pianoforte repertorio classico, a causa di entrambe le sue esigenze tecniche elevate (che consente il pianista mostrare il suo / la sua abilità) e il suo carattere forte ed emozionale. Recante il marchio alla polacca e maestoso (come una polonaise e maestoso) impiega una forma intermedia tra una forma ternaria e un rondò. Una performance di serie dura circa 7 minuti. Il ... more

Frédéric Chopin scrisse il suo Polonaise in la bemolle maggiore, op. 53, nel 1842, e dedicato a Auguste Leo. Da allora è diventata una delle sue opere più ammirate, e un fiocco del pianoforte repertorio classico, a causa di entrambe le sue esigenze tecniche elevate (che consente il pianista mostrare il suo / la sua abilità) e il suo carattere forte ed emozionale. Recante il marchio alla polacca e maestoso (come una polonaise e maestoso) impiega una forma intermedia tra una forma ternaria e un rondò. Una performance di serie dura circa 7 minuti. Il soprannome Heroique sembra abbia avuto origine con il compagno di Chopin, George Sand, che ha suggerito che il pezzo sia un simbolo della rivoluzione del 1848 a causa del suo carattere eroico.

CAT_IMG Posted: 28/4/2016, 10:18     Un canyon enorme e sotterraneo - - Animali e natura -


CHE MERAVIGLIAAAAAAA!!! GUARDANDO DA QUEL PONTE A PICCO SUL FIUME..MI GIRAVA LA

TESTA...CHISSA' DAL VIVO....LA NATURA E' SEMPRE SORPRENDENTE, GRAZIE SPLENDIDO POST KISSSSSS!!

:topolino: :orsetti: :fiore rosa: :fiore rosa: :grazie: :kisss:

CAT_IMG Posted: 27/4/2016, 18:20     SALUTI DI APRILE - Introduzione e saluti giornalieri






- Dolcissime Amiche -

Lory-19 - maxrosso - enricorns2 - mirta234 - ***Fiore -

@Angela - dani@la - *Hecate* - ***Fiore - dani@la -

Oggi giornata con vento freddo...e molto fastidioso...cercasi Primavera stabile...

Andiamo sereni, verso le barccia affettuose della notte, che il calore dei

ns. sogni, ci riscladi fino al mattino...grazie ciao a domani kissssss!!


:nanna: :nanna: :amici forum: :orsetti:


:stelle: :stelle: :goodnight.:


:abb.: :abb.: :ciao licla:

CAT_IMG Posted: 27/4/2016, 14:44     Colorati ritratti fotografici in omaggio a Frida Kahlo - "Mostre" d'arte varia


NEL MIO FORUM, HO POSTATO DIVERSE OPERE E VIDEO DI FRIDA KALO, ARTISTA CHE ATTRAVERSO GRANDI DOLORI E L'AMORE PER IL SUO...E NON SOLO, AMATO RIVERA, DONNA DALLA INDUIBBIA PERSONALITAì CHE ESPRIME IL SUO...MODO DI INTENDERE LA VITA A TUTTO TONDO...

MI SPIACE, MA IN QUESTE FOTO, NON APPARE CERTAMENTE FRIDA KALO...MENTRE IL RIVERA SI...COMUNQUE, GRAZIE COME SEMPRE CIAO KISSSSSS :orsetti: :fiore rosa: :grazie:

CAT_IMG Posted: 27/4/2016, 08:32     - ILTERZO ORECCHIO di Belline - - - Storia - cultura - tradizioni -








- ILTERZO ORECCHIO di Belline -

IL TERZO ORECCHIO - MANTRA

Belline, poeta francese, nel 1960 perde un figlio di vent'anni. E' l'unico figlio che hanno e per i genitori è uno strazio atroce.

Dopo qualche mese però nel dormiveglia Belline crede di sentire la voce del figlio.

Dirà era chiaramente la sua voce, lo stesso tono, la stessa impronta.

Per alcuni mesi Belline porrà domande al figlio morto, sul suo incidente stradale, su ciò che ha provato.

Strano, la voce non descrive nessun tunnel come usualmente credono i cultori delle esperienze post mortem, ma semplicemente un grande vuoto da cui gradualmente è emerso.

Finche Michel si congeda : " Compi i gesti della vita come un rituale.
Lava le tue mani ed i tuoi pensieri.
Alla fine tutto è nel pensiero"

La moglie che gli è accanto non sentirà mai niente e resterà sempre scettica, valutando il fenomeno come una suggestione.
Certo l'inconscio può giocare dei brutti scherzi.
Ma Belline sentirà la necessità di scrivere un libro dove inviterà in egual misura atei e credenti, che esprimano la loro opinione su un possibile o meno aldilà.

Il libro "Il terzo orecchio è interessante, diventa un Best-seller ed alla fine il famoso Ernest Junger (zoologo e filosofo) scriverà un "Mantra" da porre come conclusione del dibattito.

" Coloro che si rompono il capo per sapere se è possibile vivere nelle stelle non hanno la minima idea di cosa sia la VITA

Quando saliamo fino al mondo delle nevi, tutto diventa più semplice, cristallino.

La VITA parla con voce più chiara.

I ghiacci eterni, riserva inesauribile di calore, di forza, di amore.

Noi siamo contemporaneamente, embrioni di una superiore condizione e seno materno che porta questa stessa condizione.

Lo sciame di efemeridi che il vento diperde, ha anch'esso, la sua patria temporale, la sua continuità fuori del tempo.

Nascita e morte: è sotto questa forma che l'individuo ha pagato la sua entrata e la sua uscita, qualunque sia la commedia interpretata interiormente.

Quando la morte si avvicina alla velocità del baleno ci sembra che la VITA non possa sfuggirgli.

Ma non si tratta in quel caso di velocità.

La VITA è fuori del tempo.

E' ciò che provoca la rabbia segreta del demonio.

Quand'anche la morte riuscisse a scacciare la VITA alla velocità della luce, quest'ultima conserverebbe un palmo di vantaggio sulla morte che s'attacca ai suoi passi e non è che la sua ombra.

Vi sono delle cose che una parte del nostro essere è costretto per necessità a dissimulare all'altra parte.

L'ora della nostra morte è una di quelle.

E' solamente l'arrivo inaspettato della morte che ci sorprende, non la morte stessa.

Siamo smarriti per un momento come dopo un risveglio.

Poi sappiamo che è venuta l'ora di alzarci.

Non abbiamo mai smesso di conoscerla durante il lungo sonno, durante la lunga notte.

Ernest Junger

CAT_IMG Posted: 27/4/2016, 07:29     - Kalhlil Gibran La religione - - Kahlil Gibran








- Gibran La religione -

Chi porta la sua moralità come l'abito più bello, meglio sarebbe se ne andasse nudo.

CAT_IMG Posted: 27/4/2016, 06:42     - Gibran La colpa ed il castigo - - Kahlil Gibran







Gibran La colpa ed il castigo


Quel che siete abita sopra le montagne ed erra con il vento,

non striscia nel sole in cerca di calore,

nè si scava nell'oscurità la tana

ma è uno Spirito libero che ammanta la terra e si muove nell'etere.

Se queste vi paiono parole vaghe non cercate di chiarirle

Vago e nebuloso è il principio di ogni cosa ma non la fine.

E vorrei essere un principio nella vostra memoria.

La vita e tutto ciò che vive, è concepita nella bruma e non nel cristallo

Questo vorrei ricordaste nel ricordarmi: quello che più debole sembra

e più sconcertato in voi è il più forte ed il più determinato.

Non è forse il vostro fiato che ha eretto e rinsaldato le vostre ossa?

E non è un sogno che nessuno ricorda di aver sognato

che ha costruito la vostra città e tutto ciò che di bello in essa ci stà.

Ma voi non vedete, ne sentite ed è un bene.

Il velo che vi annebbia gli occhi vi sarà tolto dalle mani che l'anno tessuto

e la creta che vi serra le orecchie sarà perforata dalle stesse dita che l'anno plasmata

E così voi udirete

e vedrete

e non lamenterete l'essere stati ciechi,

ne rimpiangerete di essere stati sordi,

poichè in quel voi saprete lo scopo occulto di ogni cosa. Kahlil Gibran

CAT_IMG Posted: 27/4/2016, 05:54     - Attentati Bruxelles, la lettera di una giornalista ai figli - - - Storia - cultura - tradizioni -






Attentati Bruxelles, la lettera di una giornalista ai figli:

“Scusa, ero certa che vi avremmo risparmiato la guerra”

di F. Q. | 24 marzo 2016

Più informazioni su: Attentati Bruxelles

E’ una lunga lettera quella che la giornalista francese Béatrice Delvaux ha scritto ai suoi figli. Pubblicata sul giornale Le Soir all’indomani degli attentati di Bruxelles, è una lettera commovente, nella quale la giornalista si rivolge ai suoi ragazzi e, insieme, a un’intera generazione per chiedere scusa. Scusa perché, scrive, “Caro Tu, sono vent’anni che ti mento. Non ho che una scusa: io stessa ho creduto alle mie bugie per 20 anni. Ti ho venduto questo mondo come quello delle possibilità, dei grandi viaggi, di quegli spazi che tu potevi sondare… Io, io che ero certa che ti avremmo risparmiato la guerra, rinchiudendola nei libri di storia o in quegli aneddoti che la nonna o il nonno ti raccontavano, eppure sbagliavo“.
Preoccupata per il futuro dei suoi figli e dei loro coetanei, la giornalista racconta l’orrore ma ricorda anche i passi avanti fatti negli ultimi decenni, dalla fine del servizio militare alla conquista dell’uguaglianza tra uomo e donna, ai matrimoni con persone delle stesso sesso:”Eravamo assolutamente certi di aver sotterrato quei demoni che avevano costruito i campi di concentramento, i genocidi, il napalm. i goulag. Goulag? Hai persino creduto che ti parlassi di un piatto ungherese. Ne abbiamo tanto riso, ricordi? Perché dovremmo aver paura? I nostri genitori l’avevano fatta la guerra, ma loro avevano anche, in seguito, costruito la pace. Loro stessi avevano dato vita a quell’Europa che doveva salvaguardarci dalle nostre follie, dalle nostre derive. Noi abbiamo davvero creduto in quel mondo che ti abbiamo promesso, per la semplice ragione che l’abbiamo visto affermarsi. Abbiamo visto cadere i muri, le ideologie, le barriere, ma non erano che commerciali. Io, tua madre, ho approfittato dell’uguaglianza crescente con gli uomini, di quei diritti per cui abbiamo combattuto e che abbiamo inscritto nella legge. Io, tuo padre, non ho dovuto fare il servizio militare perché ho vissuto gli ultimi spasmi di quel mondo. Poiché non era più il momento delle armi, ma delle coscienze. Non era più il momento di invadere i vicini per sottometterli, ma di soggiornare da loro, farsi sedurre imparando la lingua dell’altro, in tenda, in camper o, ancora prima, con sacchi a pelo, per poi arrivare a quell’Erasmus che tu dovresti – dovresti? – fare tra qualche mese. Avevamo vinto l’odio – “Mai più tutto questo”, non era altro che uno slogan, era diventato un luogo comune, una convenzione, un’affermazione di diritto”.
Il dolore di quanto accaduto a Bruxelles si fa strada parola dopo parola nel lungo scritto: “Quindi, no! Io non volevo che tu vedessi quei corpi triturati, quelle carni esplose alla stazione di Maelbeek. Maelbeek, a due passi da casa tua, Maelbeek, centro di Bruxelles, con quel nome che suona come uno scherzo, che è un punto di ritrovo: “Ci vediamo a Maelbeek”, “Scendi a Maelbeek”, “Ci siamo baciati a Maelbeek”? Quindi, no! Io non volevo che tu ieri ascoltassi il pianto di quei bambini terrorizzati, persi nel fumo dell’esplosione, unico filo conduttore nell’orrore, mentre cercavano la fuga da quella metro sventrata, triturata, uccisa“. “Caro Tu – prosegue – Dopo la collera, la tristezza, è arrivo il tempo di chiederti scusa. Ti implorare il tuo perdono. Ma di dirti anche che sentirti qui, al mio fianco, mi dà la forza per raddrizzare la testa. E credere nel domani“.

CAT_IMG Posted: 26/4/2016, 18:36     SALUTI DI APRILE - Introduzione e saluti giornalieri





- Dolcissime Amiche -

Lory-19 - maxrosso - mirta234 - enricorns2 - brava2008 -

dani@la - lia3 - francesina63 - graziella54 - ***Fiore -

dani@la -

Nella speranza che quanto prima, ritorni la Primavera...
auguro una dolcissima e serena notte, facciamo nostro l'aforisma del grande mistico Tagore, e immergiamoci nel sogno del cuore...
ciao grazie a domani kisssss!!


:nanna: :nanna: :amici forum:


:stelle: :stelle: :goodnight.:


:abb.: :abb.:


:ciao licla:

CAT_IMG Posted: 26/4/2016, 17:11     Carlos Castaneda - Los voladores - ORIENTE : Yoga - zen - tao - yin e yang


CERTO CHE LEGGENDO...MI E' VENUTA LA PELLE D'OCA....SICURAMENTE ESISTE UN FONDO DI VERITA'---E RITORNIAMO SEMPRE AL TIPO DI EDUCAZIONE CHE CI HANNO INCUKCATO FIN DA PICCOLI...CREANDO IN NOI FALSE SICUREZZE...CHE SPESSO SONO FONDATE, E DA NOI IMMAGAZZINATE---PER POI, QUANDO SIAMO ADULTI, SPESSO CI METTIAMO ANNI DI DURO LAVORO INTROSPETTIVO PER RI-TROVARE IL BANDOLO DELLA MATASSA....E SIAMO PUNTO E A CAPO...CERTO, CI VUOLE TENACIA, PERSEVERANZA NEL CREDERE IN NOI STESSI...E NELLA NOSTRA SUDATISSIMA CONQUISTA DELLA LIBERTA', PER POI COMPRENDERE CHE E' ASSOLUTA RESPONSABILITA...ANDANDO VERSO LA NATURA FACENDOLA AMICA E CIBARSI DEL GIUSTO NUTRIMENTO...CHE ALLA FINE SE RISPETTATO, CI RENDE IN SIMBIOSI
NEL CONDIVIDERE LE COSE...
CERTO DI NON FACILISSIMA COMPRENSIONE...QUESTO E' QUELLO CHE MI E' VENUTO SPONTANEO SCRIVERE...D'ALTRONDE, RICORDA MOLTO GLI SCRITTI DI OSHO E DE MELLO, GRAZIE DI CUORE, CIAO KISSSS!!

:fiore rosa: :rosa bianca: :abb.: :abb.:
CAT_IMG Posted: 26/4/2016, 14:46     Un gigantesco mosaico fatto da bottiglie di plastica riciclata raffigurante il famoso dipinto di Va - "Mostre" d'arte varia



scommetto che dopo aver faticato per posare le bottiglie vuote di plastica...cercherà sicuramente aiutanti per

liberare poi dal tutto...una volta si diceva, fare e disfare...è tutto un lavorare...scusandomi con L'autore, grazie

ciao kisssss!!

:topolino: :orsetti: :fiore rosa: :kisss: :gel: :grazie:
CAT_IMG Posted: 25/4/2016, 18:25     SALUTI DI APRILE - Introduzione e saluti giornalieri






- Dolcissime Amiche -

graziella54 - Lory-19 - mirta234 - maxrosso - @Angela -

marisa56 - achala@ - francesina63 - dani@la - Serena11- complimenti x

la Tua splendida foto, grazie kisssss!! dani@la -


E' tempo che tu smetta di cercare fuori di te, tutto quello che a tuo avviso potrebbe renderti felice. Guarda in te, torna a casa.
Osho Rajeneesh

Dolcissima notte, che le stelle accendano i nostri sogni...grazie ciao a domani kISSSSSS!!


:nanna: :nanna: :amici forum:


:stelle: :stelle: :notte top.: :notte top.:


:abb.: :abb.: :gel: :gel: :ciao licla:

CAT_IMG Posted: 25/4/2016, 07:55     - Edward Estlin Cummings: TU SEI STANCA - Le videopoesie di Gianni Caputo - - Poeti Contemporanei







- Edward Estlin Cummings: TU SEI STANCA - Le videopoesie di Gianni Caputo -


Edward Estlin Cummings: TU SEI STANCA - Le videopoesie di Gianni Caputo

Tu sei stanca,
(Credo)
Dell’eterno puzzle di vivere e agire;
Anch’io.
Vieni con me, allora,
E andiamocene molto lontano —
(Io e te soli, capito!)
Hai giocato,
(Credo)
E hai rotto i tuoi giocattoli più cari,
E ora sei un po’ stanca;
Stanca di cose che si rompono —
Solo stanca.
Anch’io.
Ma vengo con un sogno negli occhi stasera,
E busso con una rosa alla porta del tuo cuore disperato —
Aprimi!
Ti mostrerò luoghi che Nessuno conosce
E, se vuoi,
I posti perfetti per dormire.
Ah, vieni con me!
Soffierò quella bolla meravigliosa, la luna,
Che galleggia sempre e un giorno
Ti canterò la canzone giacinto
Delle stelle probabili;
Mi avventurerò per le tranquille steppe del sogno,
Fino a trovare l’Unico Fiore,
che serba (credo) il tuo piccolo fiore
Quando la luna sorge dal mare.

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