Molto interessante questo libro del Kundera...a suo tempo, fu un Best sellers di grande successo....da parte mia, credo che la compassione, abbia il significato di ....
" sentire insieme..." condividere...e penso che il suo vero significato intrinseco, possa essere quello, quando si AMA, di arrivare talmenmte a condividere determinati sentimenti per cui si resta talmente coinvolti, come dire..se Tu soffri, la Tua sofferenza, diventa la mia...un sentore che diventa coinvolgimento totale....credo sia molto RARO...ma possibile...non aggiungo altro, se non una descrizione etimologica del termine, interessante post, ciao grazie.
Etimologia delle passioni
Lingua Italiana
di Cristiana De Santis - 27 dicembre 2012
"Quando diciamo amore non sospettiamo il basilare riferimento all’allattamento che la parola cela nelle sue origini; quando diciamo invidia eludiamo il riferimento all’occhio maligno che il termine possiede nei suoi ancestrali inizi".
invidiaQuesta citazione è tratta da Etimologia delle passioni, della psicanalista argentina Ivonne Bordelois (Apogeo, 2007), un piccolo, prezioso libretto che si propone "di curare la stessa parola con cui cerchiamo di curare": prendendosene cura, esaminandone svolte e botole, ambivalenze, significati nascosti nel tempo. Scopriamo così che "molte parole hanno in principio significati nascosti e contraddittori rispetto ai significati sociali attuali. Dunque, ogni parola trattiene, in strati successivi, parte della storia dell’uomo e della sua coscienza, e ricostruire significati lungo questo percorso vuol dire chiarire i nostri legami con il passato e, allo stesso tempo, con il presente e il futuro".
Il volume ripercorre la storia delle parole con cui diamo un nome alla passione prima (amore), alle altre passioni "chiare" (allegria, felicità, speranza) e alle passioni "oscure" (cupidigia, avarizia, invidia, gelosia, tristezza): prestando ascolto al linguaggio, ricostruendo le comuni radici indoeuropee delle parole della passione (leubh-: amare; od-: odiare; *eis: sacro, veloce, ispirato, collerico e sessuale; ecc.), ridando vita a metafore ormai spente , facendo dell’etimologia una nuova ermeneutica.
Alle passioni tristi (o, per meglio dire, triste), e più in particolare ai biblici “7 vizi capitali”, sono dedicati alcuni volumetti della serie omonima diretta da Carlo Galli per il Mulino (Superbia. La passione dell’essere di Laura Bazzigalupo; Gola. La passione dell’ingordigia, di Francesca Rigotti; Accidia. La passione dell’indifferenza di Sergio Benvenuto; Lussuria. La passione della conoscenza di Giulio Giorello; Ira. La passione furente di Remo Bodei; Invidia. La passione triste di Elena Pulcini): tutti, inevitabilmente, si confrontano con l’etimo della parola (e quindi della passione) in gioco.
Mi soffermerò perciò sulla storia di una parola non analizzata in questi testi: tradire. Per ricostruire il significato originario di una parola (il punto di partenza, spesso sorprendente, su cui si sono innestati i successivi significati) disponiamo di strumenti come i dizionari etimologici. Tra quelli liberamente consultabili online c’è il Vocabolario etimologico della lingua italiana di Ottorino Pianigiani, pubblicato per la prima volta nel 1907 in due volumi ( Albrighi & Segati), seguìto nel 1926 da un volume di Aggiunte, correzioni e variazioni (Ariani), e poi ripubblicato più volte fino agli anni ’90 del secolo scorso. Un dizionario ormai "d’epoca", con un lemmario e una documentazione non confrontabili con quelli del Nuovo Etimologico (DELI - Dizionario Etimologico della lingua italiana, a cura di Manlio Cortelazzo e Michele A. Cortelazzo, seconda edizione, 1999, Zanichelli), ma ancora valido e affidabile.
Edited by fatajasmine - 10/5/2022, 20:31