Walt Whitman: MIRACOLI - Le videopoesie di Gianni Caputo
Miracoli - Walt Whitman
Perché la gente fa tanto caso ai miracoli ? Per quanto mi riguarda io non conosco altro che miracoli, sia che passeggi per le vie di Manhattan, o levi il mio sguardo sopra i tetti, verso il cielo, o sguazzi coi piedi nudi lungo la spiaggia, proprio sul filo dell'acqua, o mi fermi sotto gli alberi, nei boschi, o parli, di giorno, con chi amo, o dorma, di notte, accanto a chi amo, o sieda a pranzare a un tavolo insieme ad altri, o getti uno sguardo agli estranei che viaggiano in tram di fronte a me, o spii le api che nei pomeriggi d'estate si affaccendano intorno all'alveare, o gli animali al pascolo nei campi, o gli uccelli, o gli straordinari insetti dell'aria, la meraviglia del tramonto, le stelle che brillano placide e luminose, o la delicata sottile curva della luna nuova in aprile; queste cose, e le altre, una e tutte, sono miracoli per me, a tutto si riferiscono anche se ognuna è distinta dalle altre, e al suo posto.
E' un miracolo per me ogni ora di luce e di buio, è un miracolo ogni centimetro cubo di spazio, ogni metro della superficie terrestre è impregnato di miracolo, formicola di miracoli ogni centimetro del sottosuolo.
Il mare è per me un miracolo senza fine, i pesci che nuotano - gli scogli - il moto delle onde - le navi che portano gli uomini, quali i miracoli più strani di questi ?