Saluto Al Sole

Fenicottero Rosa

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CAT_IMG Posted on 17/8/2013, 17:31     +1   -1
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Phonicopterus ruber - Fenicottero rosa



Regno: Animali

Phylum: Cordati

Subphylum: Vertebrati

Classe: Uccelli

Ordine: Fenicocotteriformi

Famiglia: Fenicotteridi

Unica specie di fenicotteri che nidifica anche in Europa (in Sardegna e nella Camargue-Francia), si riconosce facilmente per la sua colorazione bianco-rosa più intensa sulle ali.

Pur non riproducendosi, è una specie che si adatta abbastanza bene alla vita in cattività. Necessita però di una dieta mirata ricca di molluschi e pesciolini. Esistono in commercio specifici mangimi.

Esistono due sottospecie che differiscono per la taglia e il luogo di nidificazione (Eurasia, Africa e America centrale).

fenicottero

Caratteristiche morfologiche



Non presenta evidente dimorfismo sessuale, anche se il maschio è in genere più grande della femmina.

Ha zampe lunghe come veri trampoli di colore rosso intenso. Altezza 120-150 cm e apertura alare anche superiore ai 160 cm., piumaggio bianco con le remiganti nere e una soffusione di rosa carico, collo lungo, becco angolare con i bordi dell'astuccio corneo (ranfoteca), le dita delle zampe sono corte e anteriormente collegate da una membrana.

Il richiamo è sonoro, simile a quello delle oche. Il volo è sostenuto in formazione regolare: collo disteso in avanti e le zampe tenute leggermente pendenti. I fenicotteri si possono classificare come una sorte di incrocio tra i trampolieri e le oche o i cigni. Alcune teorie, sulla base delle caratteristiche morfologiche e dei caratteri biochimici, li collocano nell'ordine dei Ciconiiformi. Altre, invece, dal punto di vista etimologico, sostengono che, sul piano evolutivo, siano imparentati con le anatre, oche e cigni.

I giovani hanno mantello rosa con piume grigio-brune. Becco e zampe grigiastre.

rosakg

Alimentazione e riproduzione



Si nutre filtrando l'acqua e il fango lunghe le rive degli specchi d'acqua e ai margini delle paludi. Frequentano le lagune basse e gli stagni costieri, in genere con acque salate, salmastre e alcaline. Caratteristico è il modo di procurarsi il cibo filtrando l'acqua e la melma con le strutture lamellari del becco. La lingua premette di "risucchiare" l'acqua e poi espellerla. Le particelle più grossolane vengono bloccate da strutture poliformi rigide, che lasciano invece passare elementi più piccoli, che a loro volta vengono ulteriormente filtrarti dalle lamelle che si trovano nella mascella e nella mandibola. Il cibo è costituito da: alghe blu-verdi, diatomee e piccoli crostacei planctonici. Tuttavia nella specie più diffusa, il becco è formato da lamelle solo in alcune parti, ciò premette un minore filtraggio, conseguentemente la dieta comprende anche piccoli molluschi e frammenti diversi di origine organica. Il fenicottero cerca l'alimento sul fondo delle basse acque lagunari. E' interessante osservare come in alcuni casi sia indispensabile, per i fenicotteri, introdurre nel canale alimentare il cibo quasi asciutto per evitare che l'acqua, ingerita in una certa quantità, si trasformi in alimento tossico per i sali e le altre sostanze contenute.

Le abitudini gregarie si mantengono anche nel periodo di nidificazione, quando si riuniscono in immense colonie per costruire i loro nidi tronco-conici con fango e alghe ammassate, nei quali depongono normalmente un uovo azzurrino chiaro "rivestito" di bianco gesso. Il livello dell'acqua è determinante per la salvezza e il compimento delle covate. I piccoli, chiamati pulli, nascono dopo un'incubazione di quattro settimane. Alla nascita sono rivestiti da un piumino grigio e il becco ha forma normale e le zampe sono robuste di colore rosso, solo più tardi diventeranno nere. Pochissimi giorni dopo la nascita i piccoli abbandonano la concavità del loro nido conico. Dapprima il becco, essendo dritto, ha poca capacità filtrante, per questo i giovani fenicotteri, fino a circa 2 mesi di vita, dipendono dai genitori per il nutrimento. Le tinte rosa-rosse acquistano maggiore intensità negli anni successivi. Probabilmente la vera maturità sessuale avviene non prima dei 4-5 anni di vita. Ciò fa sì che, nonostante la loro consistenza numerica, i fenicotteri rischino facilmente di giungere al limite dell'estinzione. La notevole specializzazione ecologica soprattutto per l'alimentazione è un elemento essenziale per spiegare la precarietà della loro sopravvivenza e la necessità di vivere in gruppo. Infatti tutto il comportamento dei fenicotteri è condizionato da un grado estremo di socialità. Il legame di coppia è di tipo monogamo decisamente forte e duraturo. Nella colonia ogni coppia difende solo il proprio nido e i pochi centimetri che lo separano dagli altri. Diverse cerimonie di corteggiamento avvengono in gruppo e sono decisamente rumorose, avvengono anche al di fuori dalla zona e dal periodo di nidificazione, con la partecipazione di entrambi i sessi. I gruppi di nidificazione, le unità riproduttive della colonia, si formano indipendentemente dalle condizioni favorevoli alla riproduzione e solo quando queste si verificano comincia la nidificazione. L'estremo grado di socialità dei fenicotteri presenta anche notevoli inconvenienti. Basta infatti che un gruppo o un' unità della colonia venga disturbato e distolto dalle sue attività riproduttive perché il fenomeno si diffonda a catena in tutta la colonia bloccandone il ciclo. Questo dimostra come in molte zone la nidificazione risulti irregolare.

fenicotterimolentargius

Migrazioni



Il Fenicottero Rosa è senz'altro uno degli uccelli più belli fra quegli che popolano la nostra penisola. La grande espansione antropica con relativo aumento delle aree cementificate rendono la loro presenza molto rara negli stagni e nelle piccole paludi a ridosso delle grandi città. Uccelli acquatici come il fenicottero rosa sono tra le specie migratorie osservabili in Italia, sempre più minacciate dalla perdita di habitat. Se ne trovano molti in Sardegna. Lo stagno di San Teodoro è uno dei più importanti dell’ isola per dimensioni e contenuti ecologici dove è presente stabilmente una bella e numerosa colonia di fenicotteri rosa.

stagnodisanteodoro03



Uccello che esprime in pieno l'armonia della natura col suo lungo collo, i movimenti aggraziati ed un colore meraviglioso. La particolare colorazione dei fenicotteri può essere più o meno appariscente in relazione alla dieta. Fra gli organismi di cui i fenicotteri si nutrono ci sono alcuni crostacei (Artemia salina di cui sono ghiotti) la cui fase larvale è caratterizzata dal colore rosso/arancione dovuto a particolari pigmenti (carotenoidi). I fenicotteri se ne nutrono in grandi quantità e... si tingono di rosa! In cattività, se l'alimentazione non comprende alghe e crostacei, i fenicotteri perdono gradualmente il colore e diventano bianchi. I pigmenti inoltre non sono stabili nel tempo e le penne cadute durante la muta, perdono rapidamente il loro tipico colore roseo.


fenicotterorosa1



Edited by LiCla - 21/5/2016, 14:44
 
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CAT_IMG Posted on 19/8/2013, 10:13     +1   -1

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Cara francesina63 -


Scusa del ritardo, ho visto il tuo splendido post, molto ricco di particolari e colmo di

interessanti notizie inerenti...la NATURA è sempre stupenda...e rispettandola maggiormente,

rispetteremmo meglio Noi stessi...ciao e grazie di cuore.


:emocuore: :la vita è bella: :buona giornata: :grazie di cuorei: :grazie per la visita: :buon inizio settimana:

 
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CAT_IMG Posted on 19/8/2013, 10:15     +1   -1
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Ho avuto modo di ammirare questi splendidi volatili!

Li ho visti raramente, sono sempre di passaggio e scelgono come habitat temporaneo le saline vicino casa mia, luogo a loro molto gradito.

Sono però piuttosto schivi e sono sempre molto distanti dal punto di osservazione.
Il loro colore rosa si distingue da lontano e che poi crea degli splendidi riflessi sull'acqua.
 
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2 replies since 17/8/2013, 17:31   406 views
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