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L'amore superstite
L'aurora infantile già scuote la rugiada leggera e si perde nel giorno. Evocativo e violento mi assale il pensiero di te che si alimenta e acceso magma mi pervade con slancio primordiale.
Nulla traspare dal mio volto di tale insanabile follia. Mi esalto nelle mille invenzioni possibili di felicità ignote e sterminate.
Una gioia dilapidata insieme tra il riso dei violini e gigli di campo. Non verrà l'autunno di questo amore. Lo nasconderò con alti picchi a qualsiasi nume geloso e letale che scruti dalle arcate del cielo.
Nessuno minerà il mio sogno talismano d'eternità, nemmeno l'ansia di perderlo. Lo cullerò ostinata come la madre folle che non vuole cedere il figlio senza vita alle tenebre della terra.
Il tempo scardinerà invano le porte serrate del mio pensiero. Il pensiero è sottile e potente. Privo di resistenza. Inarrestabile simile all'acqua. Alla settima ondata che frantuma lo scoglio. Nel pensiero è radicato il mio amore: un amore superstite e perenne.
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